Una delle fasi cruciali del nostro progetto consiste nella stimolazione di comportamenti anti-predatori nelle starne in modo da testarne e valutarne le reazioni. Per eseguire questi test generalmente si utilizzano sagome di volpe e di falco, ma dopo un’attenta valutazione si è pensato di sperimentare metodi alternativi più inerenti alla realtà.
Per verificare la bontà di tale intuizione e poterla utilizzare nel training anti-predatorio cui verranno sottoposti gli starnotti prima della reintroduzione in natura, la scorsa settimana a Bieri è stato eseguito un primo test nel quale, al posto di sagome in plastica, è stato introdotto un falco vero e vivo all’interno delle voliere.
Nulla di simile in precedenza era mai stato tentato su numeri così importanti: la risposta al predatore alato è stata molto confortante, tutte le starne hanno immediatamente avuto reazioni di terrore e, con affinamenti nel modus operandi, sicuramente sarà la modalità che il progetto utilizzerà per la stimolazione anti-predatoria.