A Ferrara, di nuovo in presenza, presso la Sala del Consiglio a Palazzo Naselli – sede del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara – in via Borgo dei Leoni 28, mercoledì 29 giugno dalle ore 10.00 alle ore 12.00 si svolgerà il quinto incontro del Forum di Comunità LIFE Perdix,
Moderato da Antonino Morabito (Legambiente Nazionale), che farà anche il punto sullo stato di avanzamento delle attività di progetto e sulle prossime azioni previste, il Forum vedrà la partecipazione di Stefano Calderoni – Presidente del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara e Elena Cavalieri, funzionaria del Parco Regionale del Delta del Po dell’Emilia Romagna – i quali presenteranno il contesto generale in cui si inserisce la ZPS Valle del Mezzano verso una concreta transizione ecologica.
Si parlerà di agricoltura biologica e biodistretti, cercando di capire se possano esservi prospettive concrete anche per l’agricoltura della Valle del Mezzano: Antonio Lo Fiego, Presidente AIAB Emilia-Romagna, porterà la visione complessiva della rete dei biodistretti italiani, una realtà in forte crescita; mentre l’imprenditore Lucio Cavazzoni, per lungo tempo amministratore delegato e presidente di Alce Nero, offrirà il punto di vista delle imprese che stanno credendo nel biologico nel vicino Appennino bolognese.
Verranno approfondite anche le opportunità che, in ambito nazionale e internazionale, si aprono per i territori agricoli che intendono qualificarsi in termini di sostenibilità. In tal senso Lucia Culicchi – Ufficio Agricoltura di Legambiente Nazionale – illustrerà come l’agroecologia stia avendo già un ruolo centrale nella erogazione dei finanziamenti connessi alla nuova PAC e alla strategia Farm to Fork, ovvero la nostra “filiera corta”, uno dei pilastri del Green Deal europeo.
Concluderà Livia Bellisari, Project manager di progetto, che presenterà l’imminente avvio di un processo partecipativo con il quale si intende coinvolgere gli agricoltori del Delta del Po, in particolare quelli della Valle del Mezzano, nella definizione di un codice di autocondotta volontario, la cui attuazione negli anni a venire consentirà alle popolazioni di Starna italica di proseguire nel proprio percorso di crescita e diffusione anche dopo il 2024, anno in cui il nostro progetto avrà termine.