Dall’8 al 13 agosto una delegazione LIFE Perdix è stata ospitata in Francia per il secondo stage scientifico sulla gestione faunistica.

A Parigi, dopo la calorosa accoglienza nella sede Nazionale della Fédération Nationale des Chasseurs da parte del delegato nazionale Francese per la gestione della piccola selvaggina, ai partecipanti sono stati illustrati i programmi e gli obiettivi di questo stage scientifico.

La prima tappa sul campo è stata Versailles, per osservare da vicino alcune tecniche di monitoraggio e salvaguardia della fauna e delle colture agricole con droni e sensori termici. A seguire, vi è stato un confronto sui miglioramenti ambientali da attuare nelle zone di tutela, a partire dalle colture agricole, ai prati e al pascolo, per poter arrivare al giusto compromesso tra attività zootecniche (ovini, equini e bovini) e attività connesse.

Il giorno seguente c’è stato un incontro con la FDC 28 della Loira, nel quale si è parlato della gestione della Starna e dei programmi e delle tecniche attualmente sviluppate ed utilizzate per garantire la sopravvivenza di queste popolazioni selvatiche. Lo scambio di expertise tra tutti i tecnici è stato davvero intenso ed il pomeriggio lo si è trascorso in un Centro nazionale di recupero e allevamento della Starna della Federazione dei Cacciatori Francesi.

Alcune tecniche di allevamento e gestione illustrateci dai Francesi si sono rivelate davvero molto interessanti, come per esempio la pratica dell’adozione naturale e il rilascio di interi gruppi familiari in modo scaglionato nei tempi e negli individui.

Tra il 3 e 4 giorno, sveglia all’alba per avviare le sessioni di monitoraggio di piccola selvaggina (starne, fagiani, lepri e pernici rosse), nelle quali c’è stata l’opportunità di apprendere i loro metodi efficaci e innovativi.

Gli animali erano davvero tantissimi: occhioni e pavoncelle, diversi rapaci ed ungulati come caprioli e cinghiali. Ancora confronti tra tutti i tecnici sui metodi di gestione e le politiche dipartimentali e la sera un’escursione nella riserva di Chambord per osservare gli ungulati dalle altane.

L’ultimo giorno, trasferimento nel dipartimento Fédération départementale des chasseurs d’Eure et Loir dove si è parlato soprattutto di miglioramenti ambientali ai fini faunistici e di politica agricola comunitaria. Nel pomeriggio, nel territorio di Villiers, con la FDC 77 si sono potute vedere dal vivo le loro tecniche di rilascio e immissione di starne, sempre con confronto di esperienze costruttive Francesi ed Italiane su base scientifica. In serata, dopo cena, un’uscita per assistere ai monitoraggi con visori notturni.

Questo secondo stage si è rivelato ulteriormente formativo per implementare le nostre buone pratiche di reintroduzione della starna nella Valle del Mezzano. Si è imparato sicuramente molto dai colleghi francesi che presto verranno a trovarci in Italia per constatare di persona i nostri risultati.

 

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